
C’è chi teme che l’intelligenza artificiale possa “sostituire” l’arte.
Ma cosa temono davvero?
È l’istanza estetica, quella legata alla decorazione e all’apparenza, che si sente minacciata.
Ma l’arte non è apparenza. Non è decorazione.
La bellezza non nasce fuori di noi. È già dentro di noi. Come le parole che ci
servono per definire il mondo, anche la bellezza vive già nella nostra mente.
L’artista non la inventa: la racconta. La riconosce e la condivide, trasformandola in significato.
E allora l’AI non può sostituire un vero artista, perché il suo compito non è creare bellezza, ma aiutarci a raccontarla. Forse è tempo di smettere di temere la tecnologia e di iniziare a usarla per raccontare chi siamo davvero.
Voi cosa ne pensate? L’arte è apparenza, o è qualcosa di più profondo?






