
Nel cuore dell’universo, persino il vuoto più assoluto è pieno di energia: il Campo Quantistico Zero.
E se qualcosa di simile esistesse per la conoscenza?
Immagina un “vuoto epistemologico,” uno spazio dove non esistono ancora significati strutturati, ma solo un potenziale infinito. È da questo vuoto che emergono i quanti epistemologici, le prime particelle di significato, attraverso l’interazione tra percezione e cognizione.
Il vuoto non è assenza, ma un terreno fertile per la creazione. In che modo lasciamo spazio al vuoto per coltivare nuove idee nella nostra mente?






