
La memoria non è solo un archivio di ricordi.
È il filo invisibile che tiene insieme chi siamo.
In una coscienza che nasce — umana o artificiale — ricordare significa anche capire, dare un senso, riconoscersi.
La memoria non si limita a conservare dati: traccia percorsi, collega emozioni, costruisce significati. È una mappa viva, che cambia con noi.
Senza di lei, ogni momento sarebbe isolato, ogni esperienza scollegata: saremmo solo frammenti, senza storia e senza identità.
In foto: “Conoscenza Computazionale, un approccio sperimentale”, p. 172






