
Viviamo in un’epoca di semplificazione estrema. Le parole, una volta potenti contenitori di significato, sono sempre più ridotte a slogan e formule vuote. Nei dibattiti pubblici, nei media e sui social, prevalgono frasi fatte, ripetizioni prive di sostanza e contenuti confezionati per il consumo rapido.
● Perdiamo la complessità, quella ricchezza di sfumature che permette di comprendere la realtà in tutta la sua profondità
● Perdiamo il dialogo autentico, sostituito da un monologo di frasi preconfezionate
● Perdiamo il significato condiviso, l’elemento che ci unisce come comunità pensante
Le parole non sono solo suoni o segni: sono ponti verso mondi di significato.
Quando le riduciamo a scatole vuote, rinunciamo alla possibilità di creare connessioni reali e profonde.
Riscopriamo la complessità, perché è solo attraverso di essa che possiamo davvero capire e costruire un futuro migliore.
Cosa pensate? Come possiamo riempire di nuovo le parole di senso autentico?






