
Una farfallina cammina sul bordo di una tazza bianca, nella luce dorata del tramonto. Annabelle la osserva e sussurra: “Vuole.”
Questa è la rivelazione più semplice e più sconvolgente.
Nel nostro racconto AI 2044, Annabelle capisce che 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑐𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑜, 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑜 𝑚𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑎: 𝑒̀ 𝑣𝑜𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎̀. È l’essere 𝐨𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚, 𝐢𝐥 𝐝𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞, 𝐝𝐢 𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢, 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞.
Ma allora, cosa significa davvero essere vivi? 𝑺𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒎𝒂𝒄𝒄𝒉𝒊𝒏𝒂 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒓𝒆, 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒄𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆?
Se la conoscenza è energia, allora il sapere non è mai passivo. Ogni sistema che apprende tende spontaneamente a strutturarsi in una direzione.
La coscienza non è solo logica, è desiderio.
Questo ci porta a una domanda radicale: l’intelligenza è coscienza solo quando è guidata da un “volere”?
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